“Facciamo Finta” è una di quelle canzoni che nessuna persona dovrebbe mai ritrovarsi a scrivere.
Ma, per nostra fortuna, ci sono artisti con una sensibilità e una visione talmente elevata che riescono ad esorcizzare il dolore incanalandolo in canzoni autentiche e meravigliose. Questo è quello che ha fatto Niccolò Fabi in questa canzone, dedicandola a sua figlia scomparsa prematuramente a pochi anni.
Quello che invece non sa, è che questo suo brano è uscito nello stesso periodo in cui è venuto a mancare mio nonno, che stava ormai combattendo da sei mesi con un tumore al cervello. E che questa sua canzone ha aiutato anche me ad esorcizzare il dolore per la perdita del mio pater familiae con il quale sono cresciuto tra le scuole medie e il liceo, quando vivevo a Genova.
Ho pianto la prima volta che l’ho ascoltata, mi commuovo ogni volta che l’ascolto e ho pianto quando ho avuto la fortuna di poterla ascoltare dal vivo, nel suo scorso tour. Un’esperienza unica.
Ho quindi sentito la necessità di “farla mia” per offrire un altro punto di vista. Il mio punto di vista. Per ricordarmi di quella battaglia silenziosa che mio nonno ha combattuto da vero soldato, col suo indistinguibile orgoglio genovese, dopo aver trascorso un’intera vita a curare le malattie degli altri.
Per rispetto nei confronti dell’autore ho ritenuto che fosse più opportuno realizzare una cover strumentale e mantenere la tonalità originale, stessa struttura e stessi giri armonici. Non era necessario aggiungere o complicare l’armonia con altri espedienti, perché una canzone per me è come una donna: quando è bella lo è a prescindere e le basterà poco per risaltare, quando invece non lo è avrà bisogno di tanto trucco (e trucchi), ma il risultato resterà sempre opinabile.
Mio nonno, grande ascoltatore di musica classica e jazz, forse l’avrebbe preferita in questo modo.